All’interno di un Laboratorio Prove, molto spesso vengono richiesti esami metallografici di diverso tipo, per questo la metallografia assume un ruolo estremamente importante.
L’obiettivo, generalmente, è quello di verificare la struttura interna del campione in esame o, magari, di verificare che la saldatura soggetta a controllo sia stata eseguita a dovere.
Ecco quindi che, all’interno del gruppo degli esami metallografici, troveremo principalmente due tipi di analisi:
Esame macroscopico;
Esame microscopico.
Ma andiamo con ordine.
Con il termine esame macroscopico si intendono tutte quelle analisi che, pur andando ad analizzare la struttura del campione, non necessitano di ingrandimenti particolari per lo svolgimento.
Ecco che, quindi, la macroscopia viene spesso utilizzata per il controllo dei giunti saldati, per verificare che – per l’appunto – la saldatura sia stata svolta come da prassi.
Tecnico di laboratorio MotivexLab che effettua il controllo dei giunti saldati
Prima dello svolgimento dell’esame in sé, l’Operatore procederà con la preparazione del provino che, a seconda del tipo di analisi da svolgere, potrà essere costituito da un campione prelevato, inglobato, lucidato ed attaccato, oppure solo da una parte di campione, debitamente tagliato, attaccato, pulito ed asciugato.
Successivamente alle operazioni di taglio e lucidatura, l’Operatore può procedere con l’analisi che, in prima battuta, può essere anche eseguita ad occhio nudo (o con l’ausilio di una lente d’ingrandimento), per verificare la presenza di eventuali difettosità particolarmente evidenti.
Nel caso in cui questa prima parte di esame abbia dato riscontro positivo, il Tecnico di Laboratorio procederà con la documentazione fotografica dei difetti, che andranno riportati sul Rapporto di Prova.
Una volta svolta questa prima parte, si può proseguire con l’attacco chimico del provino, atta a rilevare la macrostruttura del materiale e, in caso, la presenza di eterogeneità chimiche o strutturali.
Alcune delle norme che regolano l’esame macroscopico sono:
– UNI 3138 – Esame macroscopico dei materiali ferrosi. Prelievo dei saggi e delle provette, preparazione ed attacco delle provette;
– ASTM E 340 – Standard test method for macroetching metals and alloy;
– ASTM E 381 – Standard method of macroetch testing steel bars, billets, blooms, and forgings.
Tutte le immagini ottenute dal controllo verranno riportate sul Report, accompagnate – se presenti – da una descrizione relativa alle difettosità riscontrate.
Se vuoi approfondire l’argomento dell’esame macroscopico sui giunti saldati, ti consiglio di leggere questo articolo.
Dettaglio di analisi di un giunto saldato attraverso microscopio metallografico.
Per quanto riguarda l’esame microscopico, invece, dobbiamo scendere un po’ di più nel dettaglio.
Proprio come suggerisce il nome, con la microscopia, infatti, gli Operatori utilizzano ingrandimenti molto più elevati, per andare a verificare la struttura del materiale soggetto ad analisi o, eventualmente, per verificare lo spessore di un rivestimento (se vuoi approfondire l’argomento della misurazione dello spessore dei rivestimenti, ti consiglio di leggere questo articolo).
In questo caso, alcune delle norme che riguardano l’esame microscopico, sono:
– UNI 3137 – Esame microscopico dei materiali ferrosi. Prelievo dei saggi e delle provette, preparazione ed attacco delle provette;
– UNI 31318 – Esame macroscopico dei materiali ferrosi. Prelievo dei saggi e delle provette, preparazione ed attacco delle provette;
– ASTM E3 – Standard guides for preparation of metallographic specimens;
– ASTM E 407 – Standard practice for microetching metals and alloy.
Una volta preparato il provino, proprio come succede anche per l’esame macroscopico, ed eseguite tutte le operazioni di inglobatura, smerigliatura e lucidatura, l’Operatore esegue un primo esame al microscopio metallografico, questa volta senza attacco, valutando così le eventuali indicazioni presenti.
Anche qui, nel caso in cui emergano delle indicazioni, verranno documentate fotograficamente e riportate sul Certificato di Prova finale.
Una volta svolti questi controlli preliminari, il Tecnico di Laboratorio può procedere con l’attacco del provino e con la conseguente analisi mediante microscopio metallografico, con gli ingrandimenti necessari.
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