Rivendicava Baudelaire in una lettera giovanile il diritto di andarsene.
Andarsene da ciò che ci costringe e non ci appartiene più.
La storia dei 25 anni di MotivexLab è in parte anche la storia di chi ha deciso di andarsene. Non farsi costringere dal vecchio, ma esplorare il nuovo. Con tutta la paura e la meraviglia che accompagna l’abbandono del vecchio e la scoperta del nuovo.
Io, Elisabetta, amo l’alba. Da sempre.
Quel tempo che esplode e si dilata per chi sa sentirlo.
Quel tempo che non è più di chi vive la notte e non è ancora di chi vive il giorno. Minuti o poche ore che l’emozione amplifica.
Un tempo molto simile a quel tempo che intercorre tra il momento dell’abbandono del vecchio e la scoperta del nuovo.
Un tempo che si dilata, esplode, si moltiplica.
Un tempo frattale che non ci è dato possedere completamente.
Un tempo che può essere solo vissuto. Con amore. Con coraggio. Con dolore.
Un tempo che assomiglia a questi 25 anni di MotivexLab. Che sono stati un’eternità ma anche un attimo.
Di 24 ore in 24 ore.
Il diritto di andarsene, dicevamo.
Andarsene dalla tradizione, dal si è sempre fatto così, vestendo il colore dei ribelli, il nero della bandiera dei corsari, quelli che esplorano mari e scoprono rotte.
Andarsene da un lavoro che non ti piace più o che non ti è mai piaciuto.
Andarsene da una relazione in cui l’amore che cerchi non è più l’amore che dai.
Andarsene da quell’abitudine che ti fa male e lo sai.
E solo quando hai esercitato fino in fondo il tuo diritto di andartene, solo nel momento del lancio che pare senza paracadute, solo allora sei libero di volare, di realizzare ciò che la tua vocina interiore ti ha sempre detto. E che facevi finta di non sentire.
La storia di una azienda è la storia delle persone che vivono intorno a questa azienda.
E di tutte le vocine interiori che hanno sussurrato o urlato quale fosse la strada da percorrere, le porte da aprire, quelle da chiudere e quelle da sbattere.
Ecco la nostra storia.
Tutto e Subito.
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Spero di incontrarti presto.
Elisabetta Ruffino