Può succedere che nel corso del tempo, per un motivo o per un altro, la tua azienda ad un certo punto deve fare affidamento su un nuovo fornitore. In quanto nuovo però, potresti aver bisogno di accertarti della qualità dei materiali che forniscono, per essere sicuro che facciano davvero al caso tuo.
A questo punto devi necessariamente rivolgerti ad un Laboratorio Prove dove verranno svolte tutte le opportune analisi chimiche.
Nel Laboratorio MotivexLab, uno dei test che viene eseguito con maggiore frequenza è la verifica della composizione chimica mediante spettroscopia a scintilla, ovvero un’analisi degli elementi chimici che compongono il pezzo preso in esame.
Ma come si svolge, nel dettaglio, questa prova?
L’analisi chimica tramite Spettroscopio a Scintilla, eseguita dal Tecnico di Laboratorio Specializzato di MotivexLab
Partiamo dal presupposto che questo metodo si applica all’analisi di provini che hanno un diametro adeguato a coprire il foro dove è presente l’elettrodo che genera la scintilla, in modo da creare, nel suo intorno, un’atmosfera di Argon inerte.
Ne consegue che, se il campione che deve essere sottoposto ad analisi è troppo piccolo, o con una superficie estremamente irregolare, la prova non potrà essere svolta: in questo caso, si dovrà procedere con la preparazione di un provino studiato per l’occasione o, se non è possibile, con un’analisi chimica differente (come ad esempio ICP, LECO o SEM EDS).
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La procedura di prova di questa analisi chimica segue, come riferimento, la norma ASTM E415 “Metodo di prova standard per analisi di Acciai al Carbonio e Basso legati con metodo spettrometrico ad emissione atomica a scintilla”.
Ma torniamo allo svolgimento pratico della prova.
Come dicevamo poco fa, il provino può essere analizzato tal quale, se le dimensioni del campione permettono il posizionamento sul piano di lavoro dell’apparecchiatura.
In caso contrario, si procederà con il prelievo di una porzione significativa di campione.
Ancora, se le dimensioni del provino dovessero risultare troppo piccole per ricoprire il foro di analisi dell’apparecchiatura, procedere con l’inglobatura dello stesso mediante resina conduttiva.
Una volta che il provino è stato preparato, occorre assicurarsi che la superficie sia perfettamente piana: prima di procedere con l’analisi, quindi, si procederà con spianatura e pulitura superficiale.
A questo punto si eseguiranno almeno tre scariche di riscaldamento, per permettere allo spettrometro di raggiungere le condizioni di regime.
Per essere sicuri che la fase di riscaldamento sia andata a buon fine, basta controllare l’impronta rimasta sul campione: deve risultare di dimensione circolare, con la parte centrale pulita e con un contorno netto ed annerito.
Una volta che lo strumento è stato correttamente riscaldato, si procede con la taratura e con la successiva verifica di correttezza mediante campioni di riferimento CRM (che devono essere scelti in modo che gli elementi si avvicinino il più possibile ai valori reali del campione da analizzare).
Infine, finalmente, si può procedere con le cinque scariche sul provino da analizzare.
Una volta verificato che i valori ottenuti rientrino nella RSD massima accettata in taratura, si calcolerà il valore medio per ciascun elemento rilevato, che servirà per il calcolo dei valori percentuali degli elementi corretti.
Sulla prima colonna da sinistra l’indice degli elementi chimici seguiti dai valori in percentuale delle relative quantità misurate sul campione
Sul report, troverai il valore medio delle cinque scariche per ciascun elemento chimico presente nel materiale.
Quindi, perché viene richiesta l’analisi chimica con metodo spettrometrico?
Principalmente per verificare la conformità composizionale, confrontando i risultati ottenuti (ad esempio), con i certificati di acciaieria.
In MotivexLab, Automotive Test Express, i risultati delle analisi chimiche arrivano sulla tua scrivania in 24 ore e senza errori, o è gratis.
Chiamando lo 011.9370516, o scrivendo a info@motivexlab.com, inoltre, conoscerai subito il tuo Assistente Tecnico Personale.
Chi è? La tua persona di riferimento per ogni richiesta relativa alle prove in corso, prima, durante e dopo lo svolgimento delle prove.
L’Assistente Tecnico Personale può illustrarti la dimensione che deve avere il campione, il numero necessario e come deve essere spedito per permettere al Laboratorio di svolgere la prova nel miglior modo possibile.
Ti tiene aggiornato sullo svolgimento delle analisi, allertandoti in caso di eventuali KO riscontrati.
Terminate le prove, non ti lascia solo, ma ti supporta in caso di dubbi o domande del tuo cliente finale.
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